Le sfide per i giovani acquirenti in un mercato immobiliare in espansione

18 Aprile 2025

Le sfide per i giovani acquirenti in un mercato immobiliare in espansione

Il mercato immobiliare italiano sta vivendo una fase di espansione significativa, sostenuta da una domanda crescente, da bassi tassi di interesse (ancora competitivi nonostante le oscillazioni recenti) e da un generale spostamento verso gli investimenti immobiliari come forma di tutela del capitale. Tuttavia, questo scenario di crescita non è privo di criticità, soprattutto per una fascia particolarmente vulnerabile: i giovani acquirenti alla ricerca della prima casa.

Per questa generazione, spesso in bilico tra contratti precari e un costo della vita in continuo aumento, l’acquisto di un immobile rappresenta una sfida sempre più ardua, che richiede un'attenta analisi sia delle barriere economiche che delle dinamiche sociali e finanziarie in atto. Quali sono i prezzi degli immobili? Quali sono gli ostacoli nella fase di accesso al finanziamento? Il lavoro precario e la crescita salariale limitata rappresentano un problema? La competizione con gli investitori e gli affitti brevi incidono? Oppure il problema è nella mancanza di politiche abitative strutturate? E se invece l’ostacolo fosse la mancanza di educazione finanziaria? Scopriamolo insieme. 

 

Prezzi degli immobili in crescita: una barriera sempre più alta

L’aumento dei prezzi immobiliari è una delle sfide più tangibili per i giovani. Secondo recenti analisi del mercato, in città come Milano, Roma, Firenze e Bologna, il costo al metro quadro ha superato i livelli pre-pandemia, con incrementi annuali tra il 5% e il 15%.

Questi rincari sono alimentati da:

  • Una domanda abitativa in forte crescita, soprattutto nei centri urbani.
  • La carenza di nuove costruzioni residenziali, che mantiene alta la pressione sull'offerta.
  • L'interesse crescente degli investitori stranieri, che vedono l’Italia come una meta attrattiva sul piano immobiliare.

Per un giovane acquirente, ciò si traduce in una necessità di disporre di un capitale iniziale maggiore e in una maggiore difficoltà nel trovare soluzioni abitative accessibili nelle zone strategiche per studio o lavoro.

 

Mutui e credito: ostacoli nella fase di accesso al finanziamento

Nonostante la presenza di alcune agevolazioni per l’acquisto della prima casa, l’accesso al credito rimane uno degli ostacoli principali per i giovani acquirenti.

Tra i problemi più frequenti:

  • Richiesta di garanzie elevate da parte degli istituti di credito.
  • Requisiti di reddito troppo stringenti per chi ha contratti atipici o part-time.
  • Necessità di un anticipo (spesso il 20%) sul valore dell’immobile.

Il Fondo di Garanzia per la Prima Casa (gestito da Consap), introdotto per facilitare i mutui ai giovani under 36, ha rappresentato un aiuto concreto. Tuttavia, in molte zone d’Italia, soprattutto nei centri urbani, il tetto massimo finanziabile risulta ancora troppo basso rispetto al prezzo effettivo degli immobili.

 

Lavoro precario e crescita salariale limitata: un problema strutturale

Il mercato del lavoro giovanile in Italia si caratterizza per una marcata instabilità contrattuale e per un ritmo di crescita salariale contenuto, che incide in modo diretto sulla capacità di pianificare investimenti di lungo termine come l'acquisto di un’abitazione.

Molti giovani si trovano in condizioni di occupazione discontinua, spesso legata a contratti a termine o collaborazioni autonome non sempre adeguatamente retribuite. Questa situazione rende più difficile non solo l’accesso al credito, ma anche la maturazione di un risparmio sufficiente per affrontare l’anticipo necessario sull’acquisto della casa.

In parallelo, l’andamento dei salari reali negli ultimi anni ha mostrato una crescita modesta, soprattutto nelle fasce d’età più giovani, accentuando il divario tra redditi disponibili e prezzi degli immobili.

 

Competizione con investitori e affitti brevi: è un ostacolo? 

In molte città, la presenza di investitori immobiliari interessati a trasformare le abitazioni in affitti brevi o turistici (come Airbnb) ha alterato l’equilibrio tra domanda e offerta. Questo fenomeno:

  • Riduce la disponibilità di case sul mercato residenziale.
  • Alimenta un’inflazione artificiale dei prezzi.
  • Penalizza i giovani che cercano soluzioni a lungo termine.

La cosiddetta "turistificazione" di alcuni quartieri ha comportato non solo un rialzo dei prezzi, ma anche un cambiamento nella natura del tessuto urbano, rendendo più difficile per i giovani trovare una casa in aree ben collegate e servite.

 

Mancanza di politiche abitative strutturate

A livello nazionale, le politiche abitative a favore dei giovani risultano spesso frammentate o temporanee, con incentivi che cambiano da un anno all’altro e strumenti non sempre accessibili a tutte le categorie.

Sarebbe auspicabile un piano più strutturale che comprenda:

  • Incentivi fiscali stabili per l’acquisto della prima casa.
  • Sgravi per chi investe in ristrutturazioni e riqualificazione energetica.
  • Piani di edilizia residenziale accessibile per giovani coppie e studenti.
  • Agevolazioni per l’affitto con possibilità di riscatto

 

Educazione finanziaria: una risorsa spesso trascurata

Un altro elemento chiave è la scarsa educazione finanziaria tra i giovani. Non conoscere a fondo strumenti come il mutuo a tasso fisso o variabile, il TAEG, o la possibilità di richiedere garanzie pubbliche, può portare a decisioni errate o a rinunce ingiustificate.

In questo senso, l’introduzione di percorsi di alfabetizzazione economica già in ambito scolastico o universitario potrebbe rappresentare un passo importante per rendere più autonomi e consapevoli i futuri acquirenti.

 

Le difficoltà che incontrano i giovani acquirenti nel mercato immobiliare non sono frutto del caso, ma il risultato di dinamiche complesse e interconnesse: aumento dei prezzi, difficoltà lavorative, accesso limitato al credito, politiche poco efficaci e distorsioni causate da logiche speculative.

Affrontare queste sfide richiede un cambio di paradigma, che metta davvero al centro il diritto all’abitare e riconosca l’importanza strategica dell’accesso alla casa per lo sviluppo sociale ed economico del Paese.

Solo attraverso un’azione coordinata tra istituzioni, banche, imprese e società civile sarà possibile restituire ai giovani la possibilità concreta di costruire un futuro partendo da una casa di proprietà.

 

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